Il pero di Quercegrosse
Non c’è tempesta, coronavirus o trasloco forzato,
che possa disturbare il tuo ciclo vitale,
caro pero di Quercegrosse,
nè il letargo, la finta morte e la rinascita
alla luce e al tepore della bella stagione,
per testimoniare la vita e il suo senso più compiuto.
Posto al centro, in posizione strategica,
con infinita indulgenza e tollerante pazienza,
osservi l’umana e distratta stoltezza, mentre
inviti con smaglianti sorrisi il passante di turno
a riflettere sui quotidiani e passivi comportamenti,
per recuperare l’originaria empatia con la natura.
Guardami: le mie foglie ti certificano l’energia
e la forza vitale dell’universo; i miei fiori
ti affermano la bellezza e le auree proporzioni;
i miei frutti ti ricordano la vita che si rinnova;
i gatti, che da mane a sera mi fanno compagnia,
già da tempo l’hanno capito e ben assimilato!
da “Tempi nuovi” di Carlo Ripolo