Poesia

108) Tra equinozi e solstizi – 18/04/2023

 

Meridiana

Panta rei  

e affoga ogni dì

nel mare grande

della vita ogni vita e

l’umanità che si sgrappola

giorno per giorno…

Tempus fugit

nella vastità delle cose

e dei ricordi

negli occhi dei figli

nel viso degli amici

nell’abbraccio

dei fratelli e

dell’umanità

che si sgrappola

giorno per giorno…

Carpe diem

quello che porta

la dolcezza il sorriso

e la luce della verità

per l’umanità che si sgrappola

giorno per giorno…

Res et negotia vitae

vanno così, e tu

vorresti che cambiassero

ma non cambiano,

poi un giorno ti accorgi

che sono cambiate

ma non ti spieghi come…

mentre l’umanità

continua a sgrappolarsi

giorno per giorno…

Volvit interim su cardini veloci

una pesante pagina di storia.

Un nuovo foglio bianco e pulito è già pronto

per essere macchiato

cancellato, scarabocchiato oppure scritto

con bella e duratura grafia.

In medio stat virtus

e solo la bellezza potrà salvare il mondo

il suo concetto di proporzione

che rinvia a quelli di bontà

e giustizia senza limiti e compromessi.

 

Equinozio di primavera

Luce rigenerante e risveglio potente,

nascita piena attraverso i misteri della natura.

Il mare si apre ai colori del mattino

la vita comincia a ritmare come sempre.

Luce rilassante e risveglio della coscienza,

nascita ciclica attraverso i misteri iniziatici.

Nell’alba odorosa di mille profumi

la natura ha un attimo di sacro stupore.

Luce riposante e risveglio vitale,

nascita continua attraverso i misteriosi viaggi

della conoscenza umana tra miti, filosofie,

e i tanti percorsi religiosi per piegarsi al divino.

Tornano a fiorire le forme femminili,

mortificate dalla stagione invernale

in primavera ogni primavera

dai mille profumi dai tanti colori

e dalle lunghe giornate luminose.

Tornano a germinare le amicizie e gli amori

con il piacere della sacra condivisione

in primavera ogni primavera

dai mille profumi dai tanti colori

e dalle lunghe giornate luminose.

 

Solstizio d’estate

Ritorna, come ogni anno, altra speranza di luce,

ancor più gradita dopo la notte pandemica,

ancor più significativa nella valenza simbolica.

Per dare nuova energia e rinnovato coraggio

a chi crede nelle potenzialità dell’uomo

da esprimere in convinti percorsi di crescita.

Per dare nuova energia e rinnovato coraggio

a chi crede nel primato dello spirito e della ragione

da esternare contro l’ignavia e il politichese.

Per dare nuova energia e rinnovato coraggio

a chi crede che sia possibile vivere ancora

da vero uomo libero e di buoni costumi.

Per dare nuova energia e rinnovato coraggio

a chi crede che sia possibile destarsi dal torpore

per rubare ogni giorno alla vita brandelli di vita.

Ritorna, come ogni anno, altra speranza di luce,

pronta a illuminare gli angoli bui della coscienza

e alimentare gli strumenti della conoscenza.

Senza luce, passione e amore nulla è possibile,

lo zenit rimane solo un riferimento astronomico,

ogni missio rimane celata nel cuore e nella mente.

 

Equinozio d’autunno

Lassù tra le colline a poppe ho visto

alberi immensi dalle radici contorte

immobili, protesi verso il cielo

ma ancorati saldamente alla terra.

Ho provato ammirazione e pietà mentre

le verdi agavi svettano i rami al Cielo

come candelabri in preghiera e a Dio…

Al Dio di cui non conosco il giusto codice

per comunicargli il mio amore e i desideri

né vista piena e sufficiente per ammirarlo

e bruciarmi appagato al roveto ardente…

e farmi, come il figlio di David,

uomo giusto e dal cuore intelligente,

modello insuperabile per il popolo eletto.

Un popolo da rendere credibile nelle azioni

e nelle verità condivise, uomini alla ricerca

di orme affidabili e rotte coerenti,con forze

ed energie misurate a limiti personali,

liberi cittadini fra cittadini liberi, guidati

e motivati da comportamenti solidali,

per costruire la città felice e la convivenza

pacifica: “Non fare agli altri quello

che non vorresti fosse fatto a te;

fai agli altri tutto il bene che vorresti

che gli altri facessero a te…” Gli altri,

da aiutare sempre a prendere coscienza

di ciò e di come si è, senza ipocrisia;

aiutare l’abbattimento della città

dei pregiudizi, per rinascere alla libertà e

alla responsabilità delle scelte e poter dire

a consuntivo di percorsi virtuosi:

“Ho cercato di curare, in modo cosciente,

non solo le malattie fisiche (che logorano

energie  e volontà), ma anche e soprattutto

quelle della mente (che ci fanno ragionare

in modo errato e illogico) e quelle del cuore

(che alimentano odio, invidia e disprezzo)…”

 

Solstizio d’inverno

Sudorazione, brividi di freddo, senso

di miastenica spossatezza, un diffuso

dolore alle ossa…In collina imperversa

il maltempo e sul mare, neve e freddo

sui monti, lontana ancora è la luce…

Intanto il gorgoglio affannoso che sale

dal petto, simile a miagolio di mici in calore,

segna il limite e la voglia di vivere…

Resta del tempo percorso, ancora

spendibile, di valori un piccolo deposito,

tesaurizzato tra religioni positive e

ideologie illuministiche, per dare senso

e stimolo al quotidiano e alla vita

dei giorni, compreso la voglia e la ricerca

di nuovi e rinnovati desideri…

Grande e sacra è l’idea di un dio dai multiformi

attributi, dio d’amore, dio saggio, ineffabile,

onnipotente… Non ha bisogno di prove,

a coltivarla solo la fede serve… e corredarla

dei giusti riti sacrali e paramenti…

per tacitare l’anima nostra assetata di sacro,

di aspettative, di immortalità e di sogni…

 

 

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