111) Erme in dialogo – 21/04/2023 CdA
Sulla mia scrivania ho due piccole erme,
Ippocrate e Pitagora, in atteggiamento,
a riposo, accigliato e serio,
che ad ogni telefonata cambiano espressione…
Il primo piange (e a volte a dirotto) ogni volta
che sente parlare di malasanità, di corruzione,
disorganizzazione e servizi medici scadenti.
Ma ride felice per chi porta rispetto
e segue il suo giuramento…
Anche il secondo diventa triste e piangente
ogni volta che sente traditi i principi etici
della convivenza umana, sostituiti oggi
da violenza gratuita, ambizione sfrenata
di potere e danaro. Ma sfodera, contento,
un bel sorriso per chi segue i “comandamenti”
del versi aurei, il buon senso e la giusta misura,
col rammarico che pochi ormai dei crotoniati
apprezzano il suo pensiero e la sua scuola…
Con amarezza devo confessare che li vedo
sempre tristi, in lacrime e addolorati,
in questo periodo caratterizzato da ipocrisia,
superficialità, contrasti, solitudine, egoismi,
pregiudizi, odio, arroganza, cattiveria
e provincialismo… “Un profeta non è disprezzato
che nella sua patria e in casa sua“,
recita amaramente il Vangelo di Matteo.
E non sempre la mente e il cuore sono in sintonia…
una poesia al giorno