Poesia

151) Caro amico in crisi – 31/05/2023 kadosch

una poesia al giorno

Caro amico in crisi,

non dimenticare nonostante tutto

di coltivare sempre le motivazioni

che ti hanno spinto a bussare

presso Istituzioni etiche e formative,

prima fra tutte il desiderio di compiere

un percorso di perfezionamento morale

e spirituale, personale ma all’interno

di gruppi che condividano veramente

la finalità di acquisizione di un livello superiore

di consapevolezza di creatività e di conoscenze,

da porre a disposizione della collettività

per migliorarne le condizioni di vita

con responsabilità e vero spirito di servizio.

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Caro amico in crisi,

evita sempre nonostante tutto

l’affarismo di una minoranza che cerca,

riuscita ad introdursi nelle Istituzioni

attraverso le maglie della selezione

a volte allargate per superficialità

e approssimazione dai governi

o per adattamenti convenienze generiche

e compromessi vari, di utilizzare l’amicizia

per scalare da veri arrampicatori

posizioni sociali e cercare privilegi

e occasioni, privi completamente di scrupoli

e digiuni di vero spirito solidaristico.

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Caro amico in crisi,

non dimenticare nonostante tutto

che anche l’atteggiamento clientelare

appartiene ad una minoranza che,

priva di personalità e di bagaglio

critico personale, si appoggia agli amici

potenti per raccogliere le briciole

di agapi interessate e dare un senso minimo

ad una esistenza priva di valori alti,

protesa sola a vivere di luce riflessa.

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Caro amico in crisi,

evita sempre nonostante tutto

l’atteggiamento di chi si ferma

all’esteriorità del rapporto amicale,

accreditato solo come possibilità

di avere conoscenti con cui condividere

cenette passatempi e colture di zizzania,

senza impegni di crescita morale

e culturale, di chi non ha mai

comprato un libro o letto con attenzione

una relazione scritta per non contaminarsi

o perdere minime certezze…

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Caro amico in crisi,

non dimenticare nonostante tutto

che anche l’atteggiamento dell’uomo colto,

di colui che conosce tutto sui temi più vari,

legge tutto ciò che viene pubblicato,

sforna in continuazione ponderose

relazioni di commento che permettono

di riempire in qualche modo gli incontri,

considera tutto materia e oggetto di studio

e non strumento e occasione di crescita

e trasformazione interiore, alla ricerca

continua di erudita autoreferenzialità

e forzati consensi assembleari.

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Caro amico in crisi, cerca sempre

nonostante tutto di valorizzare

gli atteggiamenti propri della Tradizione,

quali il silenzio guardiano del mistero,

quello che rende possibile percezioni

e riempie di sacralità ogni spazio in silenzio

per rivendicare libertà e riflessione,

il lavoro continuo che non chiede niente,

la disponibilità dell’apprendista,

il non partecipare alle corse con slealtà,

la frequentazione dei migliori che con l’esempio

ti possano veramente far crescere,

volare alto e farti partecipe della costruzione

di ciò che Antichi Doveri e Costituzioni

definiscono come Tempio Ideale, ricacciandone

con forza i mercanti a difesa dei valori.

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Caro amico in crisi, cerca sempre

nonostante tutto di reagire con vigore,

soprattutto quando avvertirai

il disagio di vivere in ambienti che

non ti appartengono per dna

e formazione; ovvero ogni volta che

l’idea il valore e le emozioni della Libertà,

della Fratellanza e della Solidarietà

che hanno motivato la tua adesione

sono le stesse che tentano di motivarne

il tuo allontanamento anagrafico.

una poesia al giorno

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