292) Il rito iniziatico – 19/10/2023
una poesia al giorno
Era una tappa fondamentale
nella vita di un futuro pitagorico
e per l’intera Scuola
il rito iniziatico e le sue indicazioni.
Tappa e non percorso nuovo
che portava al Tempio,
dettato da precondizioni-base,
frutto di un viaggio già iniziato
con caratteri diversi
nel mondo profano,
da continuare con modalità qualità
tecniche e contenuti diversi,
finalizzato alla crescita interiore
allo sviluppo delle potenzialità
e al miglioramento dei comportamenti
nei confronti di se stesso e degli altri.
Era una tappa fondamentale
nella vita di un futuro pitagorico
e per l’intera Scuola
il rito iniziatico e le sue indicazioni.
In esso era tracciato già
il senso del nuovo viaggio
fatto solo di doveri,
doveri verso l’umanità
doveri verso l’Essere Supremo
doveri verso Dio
doveri verso la propria comunità
doveri verso se stesso
doveri verso i fratelli
e tanti altri ancora.
Solo doveri nessun diritto,
in questo la forza morale,
l’insegnamento il ruolo
e la diversità della Scuola
del chiomato di Samo:
abbandonare lo spirito egoistico
della prepotenza
e del diritto pretestuoso,
educare le ambizioni personali
e ridefinire i limiti
delle irragionevoli e antisociali
pretese individuali.
Non era facile,
e proprio per questo
il vero percorso iniziatico
richiedeva sacrificio preparazione
convinzione e impegno continuo,
rifuggiva dall’approssimazione
dalla superficialità e dagli agi,
non era da tutti
completare un percorso
pensato eretto
ideato e costruito
per vere e durature trasformazioni.
Era una tappa fondamentale
nella vita di un futuro pitagorico
e per l’intera Scuola
il rito iniziatico e le sue indicazioni.
Tappa di un viaggio basilare
stupendo e affascinante,
del tutto personale per capacità
indole e predisposizione,
verso una perfettibilità
attraverso i processi interiori
di dignificazione
di coscientizzazione
e di conoscentizzazione,
alla ricerca di una verità
da condividere con tutti i fratelli
e al servizio dell’intera comunità.
Era una tappa fondamentale
nella vita di un futuro pitagorico
e per l’intera Scuola
il rito iniziatico e le sue indicazioni.
Era la prima tappa nel tempio
del lavoro iniziatico, dove esaltavano
dei sentimenti lo scuotimento e l’esplosione,
le forme rituali e la magica atmosfera,
con la riflessione e l’assimilazione nei tempi lunghi
assieme alle loro piene e sagge introizzazioni…
Grande era l’emozione nel vedere
i futuri maestri con i paramenti sacri…
tra dolcezza severità e alti sentimenti …
l’orgoglio di amico o familiare…
la gioia di fratello, certo di poter continuare
insieme a loro il viaggio iniziatico,
con l’usuale raccomandazione
che potesse avvenire sempre con lo spirito
e l’atteggiamento dell’apprendista,
il solo che possa spalancare le porte
della conoscenza e del vero senso della vita…
Era una tappa fondamentale
nella vita di un futuro pitagorico
il rito iniziatico e le sue indicazioni,
ma anche per chi, fratello maggiore,
di riti iniziatici ne aveva visti e subiti tanti…
insieme al dubbio se ringraziare
per l’aggiunta di ulteriori carichi
di responsabilità su modeste spalle
già stanche per età ed esperienza…
Non erano facili i ruoli dei maestri…
già il semplice presentarsi come modelli
diventava un lavoro improbo e impegnativo…
Era una tappa fondamentale
nella vita di un futuro pitagorico
e per l’intera Scuola
il rito iniziatico e le sue indicazioni,
con l’unica certezza che in quel grado
e in tutti i futuri l’atteggiamento sempre
sarebbe stato quello di vero apprendista:
la voglia e la passione di penetrare nuovi mondi,
la curiosità infantile di sempre,
gli occhi che si accendono
dinnanzi alle nuove esperienze e realtà…