311) In morte di uno zio – 07/11/2023
una poesia al giorno
Che cosa resta della tua vita?
Un viso scarno e affossato,
un piccolo corpo divorato dal male,
un vago ricordo del tuo passato
per gente diversa e di mondi lontani.
Tra lamenti neniosi
rituali ed eguali
cantano una vita
che non è più la tua.
Unico attimo di “grande” dolore
solo per pochi
come da sempre,
domani la vita
offrirà un nuovo giorno.
Sacrifici e passioni
sono già lontani
trastulli terreni
inani per te,
t’aspetta –chissà-
la luce e la vita
oppure la fine di ogni desìo.