349) Cultura italica – 15/12/2023
una poesia al giorno
Cittadini allergici siamo al rispetto
delle regole, che invochiamo a volte
solo per gli altri; siamo figli e padri
della subcultura dell’arroganza e
dell’abusivismo, che ci porta a sporcare
e degradare tutto, coltivando solo i valori
della bruttezza e dell’egoismo primitivo;
siamo cultori della stupidità più becera,
che impedisce contagi positivi, tra repressione
ed educazione, o condivisioni costruttive…
Siamo difensori ad oltranza di interessi
personali, che impediscono ogni possibilità
di organizzare una vera comunità civile,
con il contributo di tutti secondo i meriti
e le competenze di ciascuno…
E’ dai tempi di Dante, come s’intravede
nelle sue opere, che gl’itali, come grossa
eredità e zavorra, coltivano le solite virtù,
di cui andiamo fieri: l’individualismo marcato,
il relativismo etico e politico; l’irresponsabilità
e l’incapacità di mediare interessi privati
in nome di quelli pubblici e collettivi; diffidenza
(oggi ben giustificata) per le istituzioni statali;
ammirazione per i furbi e non per gli “incapaci”
onesti, oggetto quest’ultimi da sempre di derisione.