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365) Epilogo / A mio figlio – 31/12/2023

una poesia al giorno

Epilogo

Per ogni uomo in cammino,

ogni giorno è una scommessa

far durare un’identità nel tempo

con giusta misura ed equilibrio;

 

costretto ad elaborare di continuo

tanti momenti di stupidità, molti

di ingenuità, pochissimi di saggezza

nella diuturna lotta tra cuore e mente,

 

istinto e ragione, ma per fortuna di tanto

in tanto fa capolino nelle pieghe dell’umano

egoismo una gran voglia di amicizia vera,

di amore sincero e di generosa solidarietà.

 

I giovani di ogni generazione

hanno diritto di contestare e mettere

in discussione i modelli strutturati

dai padri e dai nonni…

 

E progettare un futuro diverso,

con il loro entusiasmo e la voglia di nuovo!

Non hanno diritto invece di distruggere

tutto, anche ciò che (poco o molto) ha valore… 

 

La mia generazione (per intenderci,

quella del ’68) ha cercato di distruggere tutto,

con i risultati negativi sotto gli occhi di tutti…

Un lavoro di “recupero” è necessario,

 

ma sarà lungo e non facile…

 

 

A mio figlio

Auguri tatanka mio!

Non so se ti abbiamo condannato

a crescere da solo

Non so se ti abbiamo saputo

dire sempre la verità

Non so se abbiamo sentito l’obbligo

di non mentire a noi stessi

Raccontandoci che la tua pista

è uguale alla nostra

Senz’altro da oggi

il sentiero dovrai trovarlo da solo

Non sempre sarà possibile

avere a portata di mano

la bussola di un genitore

di una società

o di un mondo

a cui ribellarti!

Auguri tatanka mio!

Il tuo sarà un percorso

irto e viscido

oppure cosparso di stelle

e di cadute

Ma devi avere il coraggio

di far scorrere le idee 

come un fiume in piena

senza freni 

E con gli occhi

rivolti all’Eterno

liberamente

devi tentare

di costruire un’utopia

Arrivederci ai 19 anni

I 18 sono già dolci

nella memoria.

Auguri tatanka mio!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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