Vivo un forte disagio…
La consapevolezza del conosci te stesso, unita al senso di partecipazione alla costruzione di un mondo migliore, ha tarato per sempre i miei comportamenti quotidiani, tanto da vivere con disagio e imbarazzo le difficoltà, della Chiesa e di altre Istituzioni esoteriche, a recuperare i valori fondanti della loro esistenza e far concludere i loro riti con l’originale ite missio est (andate a continuare la vostra missione) e non con l’attuale ite missa est (andate la messa è finita).
Vivere da uomo libero e di buoni costumi,
oggi ma forse sempre,
porta all’isolamento sociale e psicologico,
in comunità fondate su interessi
e ambizioni personali o di lobbies
(le nuove catene dei tempi moderni).
L’unica schiavitù ammissibile e giustificata
è la verità e la sua ricerca.
Insegnare è un termine caro agli arroganti.
I veri docenti servono e imparano
a rendere sempre più efficace il loro servizio.
Le liturgie sacrali servono a ben poco
se non innestate sulle profanità per arginarle.
I primi cristiani a tal fine utilizzavano
nel congedo finale dei misteri: ite missio est
trasformata oggi in un banale ite missa est.