Poesia

187) Sistema Palamara – 06/07/2023

 

 

una poesia al giorno

 

Sforzarsi di vivere da onesti (per educazione,

per genetica e per scelta) non è facile in un paese

di corrotti e truffatori. Provoca amarezza e

isolamento (fisico e psicologico) l’essere messo

continuamente alla berlina (rischiando facilmente

“di finire in galera”), in un paese privo di un forte

sistema valoriale, come evidenziato con ironia

da Italo Calvino nel famoso Apologo sull’onestà

nel paese dei corrotti e “con serietà” dal sistema

Palamara, potente magistrato “falso pentito”

per vendetta e ritorsione nei confronti di chi

ex amici di merenda– ha cercato di distruggerlo.

 

Un sistema alimentato da mentalità truffaldine,

diffuso e imperante nelle Istituzioni e in tutti

i settori della vita pubblica e privata.

Un sistema  che cura il potere e il modo di rigenerarlo

e di alimentarlo con strategie sporche e furfantesche,

finalizzate a penalizzare le minoranze (uomini

liberi e di buoni costumi) che non si adeguano.

Un sistema pervasivo, difficile da estirpare

senza una ricostruzione morale delle coscienze

e della società. Purtroppo ad oggi il partito

dell’onestà ha pochi iscritti, e per il prossimo

futuro non si prevedono ulteriori adesioni.

 

 

Elaborare a consuntivo le frustrazioni da “onestà”

diventa proibitivo e difficile, quasi come scalare

un everest. Più facile è superare i lutti familiari.

Quando ripenso ai miei piccoli e grandi “scontri”

con tale realtà (convinto, -e rafforzato in ciò

dal mio ruolo di educatore-, che fosse giusto seguire

le vie della correttezza, dell’onestà, del merito,

del rispetto…), gli occhi si inumidiscono

per rabbia e dolore e come in un film, proiettato

sul telo della memoria, appaiono le immagini

della mia vita, continuamente sotto accusa:

Perchè sei contrario alle raccomandazioni,

pur sapendo che c’è un uso diffuso e non è vergogna?

 

Perchè ti ostini a voler esami basati sul merito?

Perchè ti ostini a gestire il tuo ruolo da buon padre

di famiglia e fuori dal coro quando intorno tutti

cercano di arraffare il possibile, atteggiamento

di pericolo per la tua vita e quella dei familiari?

Hai dimenticato le minacce e gli attentati di Reggio?

Perchè non segui i saggi consigli del collega Pietro,

che ha idee chiare su come vivere (da camaleonte

e parassita), quando lancia i suoi rimproveri

con un forte adeguati e tindi futti?” C’era un paese

che si reggeva sull’illecito. Non che mancassero le leggi,

né che il sistema politico non fosse basato su principi

che tutti -ipocritamente- più o meno dicevano di condividere.

 

Quel paese è ancora vivo e vegeto, in piena espansione…

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