Poesia

287) Del piacere di stare insieme – 14/10/2023

 

 

una poesia al giorno

 

Ho sentito tanti discorsi nel Tempio interessanti,

ho sentito che svolgiamo un grosso ruolo,

che dobbiamo aprirci al territorio e all’estero,

che dobbiamo interpretare e capire la società,

dare il nostro contributo alla sua crescita

e contribuire a risolvere i grandi problemi;

ho sentito tanti discorsi nel Tempio interessanti,

ho sentito che nel mondo dell’apparire

dobbiamo avere visibilità e trasparenza,

che la ricerca nel solo suo aspetto speculativo

è sterile studio accademico senza scopo e senza senso,

ho sentito che non dobbiamo sostare più di tanto

nella ritualità seppure suggestiva e interessante,

per non sembrare anacronistici e tradizionali;

ho sentito tanti discorsi nel Tempio interessanti,

ho sentito che siamo portatori di una grande Idea

che dura nel Tempo e va oltre noi,

ho sentito che siamo lievito del mondo

attraverso i nostri comportamenti esemplari,

ho sentito che siamo modelli di vita,

dotati di carisma e spesso di aureola.

 

Ho sentito tanti bei discorsi nel Tempio e dintorni

discorsi utili interessanti stimolanti,

ma non ho mai sentito parlare dei momenti

che rendono facile e possibile tutto questo,

due fondamentali stati d’animo o predisposizioni,

la disponibilità vera e piena a porsi domande

e trovare risposte insieme agli altri,

il piacere grandissimo di stare con gli altri,

la disponibilità a crescere con gli altri

e non aprire a piè sospinto contenziosi e diatribe,

il piacere di incontrare il sorriso degli amici,

la disponibilità a vivere le difficoltà degli altri

come proprie e dare fattiva assistenza,

il piacere di darsi un saluto di pace con animo sereno,

la disponibilità a vivere i principi e i valori etici

concretamente e con l’esercizio quotidiano

della Tolleranza della Libertà e della Solidarietà,

il piacere di guardarsi negli occhi con amore,

la disponibilità a superare i contrasti le antipatie e gli odi,

a non usare gli altri per affermazioni personali

o ancor peggio per tentatrici logiche di potere,

il piacere della condivisione totale nel bene e nel male,

la disponibilità e il piacere insomma

di vedere nell’amico semplicemente un amico.

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