299) Ziggurrat – 26/10/2023
una poesia al giorno
Non è la scalata al successo mondano
nè ostentazione di gradi e promozioni,
ma la ferma scelta di uno stile di vita
la faticosa conquista di scienza e conoscenza…
Tutti i gradi che s’incontrano in carriera,
nella vita del buon saggio si armonizzano
e danno pennellate, all’accresciuta sapienza,
di azzurro di rosa di bianco e di nero…
Il primo gradino è il trampolino ideale
per un rinnovato lavoro di riscatto estetico,
è l’avvio costruttivo di un vero recupero
dei fondamenti di bellezza e di giustizia.
Quelli che danno senso alla vita, rifondando
su modelli nuovi, con forza coraggio e continuità,
tradizione e modernità, in territori molto fragili
come i nostri e bisognosi di tenaci terapie d’urto,
con l’atteggiamento di apprendista, il neofita è portato,
ancor di più con lavoro intimo e segreto, applicando logica
e buon senso, a penetrare il cuore dei simboli e recuperare
la capacità di accesso alle virtù e l’esercizio del silenzio.
Ad apprendere e capire inoltre il dominio delle passioni
e l’esercizio fedele e concreto della pace, sempre ricordando
che il sapere fine a se stesso è semplice erudizione e che
solo la conoscenza strumentale porta alla vera saggezza.
Dio è morto e risorto nei nostri animi e, ripresi i lavori interrotti,
la costruzione del suo Tempio deve e può continuare,
gli operai fedeli ed obbedienti riprendono a lottare,
con maggior lena, passioni pregiudizi menzogne e superstizioni…
Esercitando, oltre il segreto, il silenzio che sa ascoltare
e capire, che parla al cuore allo spirito e alla ragione;
il silenzio che riempie ogni vuoto, rimbomba nelle coscienze
ed è fonte di verità; il silenzio libero e creativo, pausa importante
di ogni discorso e di tutti i pensieri, il silenzio di Dio che stimola
il dubbio, la ricerca, la conoscenza e il senso della vita;
il silenzio dell’universo, quando riempie ogni vuoto, pausa
di procelle e trasformazioni, impercettibile segno di immortalità.